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Perchè la Treviso-Ostiglia deve essere ciclabile

La Treviso–Ostiglia è una delle ferrovie dismesse più importanti in Italia, e in base ad una legge dello stato è destinata ad un intervento di recupero turistico-ambientale.

Quale valore ha la Treviso-Ostiglia?

Il percorso dell’ex ferrovia, lungo 118 Km, è ancora in larga parte un corridoio verde che parte da Ostiglia e attraversa la pianura padana fino a Treviso, e potrebbe diventare un’occasione di divertimento per le famiglie, e di sviluppo per imprenditori agricoli e turistici.

Si potrebbero percorrere chilometri di pista liberi dal traffico e dall’inquinamento, recuperando anche una mobilità quotidiana meno stressante, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Lungo il percorso sono dislocati luoghi di interesse storico-culturale e paesaggistico, e solo nel tratto padovano sarebbero ad esempio raggiungibili:

  • l’area del parco del Brenta;
  • i Santuari Antoniani nel Comune di Camposampiero;
  • il Comune di Aldo Rossi e il Museo della Centuriazione a Borgoricco;
  • il Santuario di Tessara e l’Oratorio di San Francesco a Curtarolo;
  • Villa Marcello a Piombino Dese.
  • Villa Camerini a Piazzola.

Un grande itinerario ciclistico è una opportunità di sviluppo per aziende agrituristiche, fattorie ecologiche, e Bed&Breakfast, come già avviene in Germania, Austria, Spagna ed in altri paesi europei.

 

Già oggi, durante la stagione estiva, house boat navigano lungo il Sile e il Po verso la laguna: il percorso ciclabile tra Ostglia e Treviso sarebbe il completamento di un circuito turistico unico per bellezza paesaggistica e interesse storico-culturale.